IL CONTRATTO DI QUARTIERE: UNA STORIA INFINITA
Il Contratto di Quartiere è uno strumento proposto dal Ministero per le infrastrutture ed i trasporti per il recupero sociale ed edilizio delle periferie urbane.Nel caso specifico, esso ha lo scopo di conseguire i risultati di una riqualificazione globale del comprensorio San Giovanni dei Gelsi tendendo a sperimentare, in un contesto urbanistico con notevole presenza di edilizia residenziale pubblica, nuove metodiche d'intervento riferite all'aspetto insediativo, edilizio a quello della vita e delle relazioni sociali.
Per dare attuazione al contratto di quartiere sono stati formalizzati accordi con altre amministrazioni pubbliche coinvolgendo soprattutto lo IACP, considerando che il patrimonio di questo istituto esistente nel quartiere risulta notevole e necessita di riqualificazione. Il Comune di Campobasso è risultato beneficiario di un finanziamento da parte del Ministero sopracitato. I lavori hanno preso il via nell’ottobre 2003, con un finanziamento di 32,4 miliardi, vecchie lire, di investimenti complessivi,dei quali 15,8 di finanziamento pubblico.
L'intervento è suddiviso in n° 6 ambiti.
Gli ambiti 4 e 5 riguardano il patrimonio IACP. I lavori sono stati assegnati alla ditta SIGMA s.a.s. di Pomigliano D'Arco (NA).
Nell'ambito 5 ricadono i fabbricati di via Umbria n° 5,15,12,14,16,21,23,26,28,25,27 con la riqualificazione delle facciate, sostituzione infissi, riqualificazione spazi esterni e costruzione di n.9 ascensori per i fabbricati 5,15,12,14,16,21,23,26,28.
Nell'ambito 4 ricadono i fabbricati di Via Romagna 1-18-25-14-16.
Gli interventi previsti: sistemazione delle aree esterne, sostituzione infissi e riconversione dei piani porticati, costruzione di n. 60 box interrati per i fabbricati ai civici 18 e 25 Gli ambiti 1,2, 3 e 6 sono di competenza del Comune di Campobasso.
L'ambito 1 prevede la realizzazione di un nuovo immobile adibito a centro sociale polifunzionale nell'area adiacente alla sede dei vigili urbani in via Marche e la ristrutturazione di un immobile di proprietà comunale, sito in via Marche, da destinare a residenza protetta per anziani.
L'ambito 3 prevede la costruzione di un complesso residenziale costituito da n. 20 alloggi unifamiliari flessibili come edilizia sovvenzionata sperimentale. La struttura residenziale propone un modello di nuova edificazione a bassa densità che è stata un'indicazione fortemente sostenuta dalla nostra Associazione e che l'amministrazione comunale ha accolto.
E' previsto un complesso residenziale a schiera con n. 3 tipologie edilizie. L'area sarà collocata di fronte all'innesto di Via Lombardia con Via San Giovanni in parallelo al fosso Vernile.
L'ambito 6 prevede la realizzazione di percorsi protetti e punti di sosta. L'intervento legherà l'area verde del parco e le aree dei vari ambiti con la nuova piazza Grande dei Pini fra Via Lombardia e Via Friuli Venezia Giulia che vuole essere il nuovo "centro" del quartiere.
I lavori dell'ambito1,3 e 6 sono stati aggiudicati alla ditta COGE srl - Frattaminore (NA).Contratto di quartiere S. Giovanni dei Gelsi - rabbia ed indignazione Nel numero di “Good Morning S. Giovanni” – risalente ad aprile 2006 - l’Associazione aveva riferito dell’impegno assunto da entrambi i direttori dei lavori – Architetto Saito per il Comune di Campobasso e l’Architetto Sgobba per lo I.A.C.P. – di predisporre le necessarie perizie di variante e di far proseguire al più presto i lavori del Contratto di Quartiere.
Purtroppo e, a malincuore, in questo nuovo numero del giornalino, l’Associazione è obbligata a riferire notizie per nulla incoraggianti sull’andamento dei lavori del Contratto. Sul versante dei lavori di competenza dello I.A.C.P., dopo l’approvazione, a marzo 2006, della perizia di variante predisposta dall’Architetto Sgobba, la ditta esecutrice dei lavori è rimasta continuamente assente dal cantiere.
Tale circostanza ha comportato l’adozione, da parte dello I.A.C.P, di un provvedimento commissariale di risoluzione del contratto in danno dell’impresa SIGMA s.a.s. Sul fronte dei lavori di competenza del Comune di Campobasso, l’impegno dell’Architetto Saito di approntare la perizia di variante, giustificata da errori di progettazione rivelati durante i lavori, è stato completamente disatteso. Ciò ha comportato l’impossibilità, per l’impresa, di proseguire la propria opera.
Da qui la richiesta, da parte dell’impresa CO.GE S.r.l., di rescissione in danno dal contratto con l’amministrazione comunale. I lavori di entrambi i cantieri, pertanto, sono completamente fermi, mentre continuano i disagi per gli abitanti della zona. Purtroppo, allo stato attuale, nè il Comune nè lo I.A.C.P. hanno approntato lo stato di consistenza, necessario per poter eventualmente riappaltare i lavori in maniera più veloce.
Tale perizia di variante dovrà essere approvata dal Ministero delle infrastrutture previa separazione contabile dei due cantieri da parte del responsabile unico del Contratto arch. Martino. Tutti i cantieri, ormai completamente abbandonati, sono sprovvisti di ogni segnaletica di sicurezza, privi della regolare illuminazione, con accessi mal custoditi, voragini a cielo aperto, recinzione appena appoggiata al terreno con sbarre di ferro che fuoriescono e che costituiscono un’ insidia costante per bambini ed anziani.
L’Associazione “Il Nostro Quartiere S. Giovanni”, dopo aver tentato tutte le strade possibili per giungere alla conclusione positiva del Contratto di Quartiere e non avendo ottenuto alcun riscontro, ha deciso di realizzare un manifesto in cui ha “urlato” “la propria rabbia, indignazione e sdegno per lo stato dei cantieri e per il disagio arrecato ai cittadini”. Attraverso la scelta di uno strumento così plateale – il manifesto è stato affisso in tutta la città – l’Associazione sperava di colpire la sensibilità degli amministratori.
Purtroppo l’appello è rimasto inascoltato: né da parte del Comune di Campobasso, né da parte dello I.A.C.P. si è registrato alcun segnale, nessuno dei due enti ha resa manifesta alcuna decisione in merito alla situazione in cui si trova attualmente il Contratto di Quartiere. Un tale stato di cose ha portato l’Associazione a presentare, lo scorso 15 novembre, un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso con cui ha chiesto di accertare eventuali responsabilità penali da parte dei soggetti coinvolti a vario titolo nel Contratto.
Anche dopo aver fatto ricorso a tutto il nostro impegno, aver praticato forme strutturate di concertazione degli interventi con istituzioni pubbliche, direttori dei lavori, imprese, per il “contratto di quartiere” invece della conclusione si è aperta una voragine di “menefreghismo”.
Per provare a rispondere alla sensazione di incompiutezza che ci resta dentro, per difendere quel ruolo che ci appartiene come legittimo ente portatore di interessi diffusi di una determinata comunità e titolare del diritto inviolabile della corretta attuazione del contratto, il 15.11.06, l'Associazione Il Nostro Quartiere San Giovanni, ha presentato il ricorso al TAR affinché, tale autorità sulla base della documentazione prodotta e d'acquisire, possa individuare eventuali inadempienze.
A che punto siamo!! Le due ditte: Coge per i lavori del Comune di Campobasso e Sigma per IACP sono in rescissione di contratto. Per la ditta SIGMA la rescissione è stata richiesta dall'Ente appaltante IACP perché, nonostante i ripetuti ordini di servizio, non ha provveduto a proseguire i lavori nei tempi stabiliti, anzi ha creato innumerevoli disagi con sporadici subappalti e cantieri non in sicurezza. Quando, nel lontano 1998, è stato approvato il progetto del contratto di quartiere, la rendicontazione economica era a cura dell'amministrazione comunale quale soggetto attuatore del programma; anche se gli enti appaltanti erano due (Comune, IACP).
Nel frattempo, sono state approntate le due perizie di variante per entrambi i cantieri, quella dello IACP è stata sottoscritta ed inoltrata al Ministero, quella del Comune necessita ancora della sottoscrizione e del suo inoltro alMinistero. A questo punto necessita la separazione contabile dei cantieri che dovrà essere approntata dal responsabile del procedimento Comune di Campobasso Arch.Martino.
Quale futuro ? Con questo stato di cose ecco le fasi per approdare ad una conclusione del contratto di quartiere. Il Ministero deve dare parere favorevole alla separazione dei cantieri. L'amministrazione comunale dovrà approntare tale documentazione L'amministrazione comunale dovrà inoltrare, al Ministero, la perizia di variante.
Il Ministero dovrà approvare le perizie proposte. I due enti (IACP, Comune) dovranno redigere la consistenza dei lavori realizzati dalle imprese in rescissione di contratto per con statare la reale somma che resta ancora da spendere per un nuovo riappalto. Contratto di quartiere: avevamo sperato, ma lo sconcerto non è poco, per il suo decorso. I lavori, riguardanti sia il patrimonio IACP che Comunale dovevano essere conclusi entro dicembre 2005. Ad aprile 2006, siamo appena al 30% degli stessi.
Nei primi giorni dell'ottobre 2005 con un incontro tra gli addetti - progettisti e direttori dei lavori Arch. Saito e Sgobba, IACP commissario Sabatini e direttore Lembo, Sindaco Di Fabio, imprese dei lavori Sigma e Coge, responsabile del procedimento Martino e l'incaricato dell'Associazione Gioia - veniva concordato il tempo necessario per approntare le perizie delle opere in corso entro e non oltre il 26.10.05.
I progettisti hanno disatteso questa data e l'associazione ha dovuto riprendere il giro delle "sette chiese" per rimettere in moto il lento cammino del contratto di quartiere. L'iter si è concluso solo nel mese di marzo. Alla data di pubblicazione di questo periodico, speriamo che la ripresa dei lavori sia avvenuta. Con buona pace della concertazione, del lavoro comune, delle proposte di soluzioni già convalidate dall'esperienza, l'Associazione " Il Nostro Quartiere San Giovanni" rafforza il proprio impegno nell'ambito della rimozione degli ostacoli principalmente "burocratici" che si presenteranno per la conclusione, sperata, del Contratto di quartiere. E' questo il nostro impegno per i lavori in corso attraverso il rapporto quasi quotidiano con le istituzioni. Nell'ambito degli interventi, senz'altro il ruolo predominante è occupato dal contratto di quartiere.
Richiamiamo gli interventi che sono suddivisi in n° 6 ambiti. Gli ambiti 4 e 5 riguardano il patrimonio IACP. I lavori sono stati assegnati alla ditta SIGMA s.a.s. di Pomigliano D'Arco (NA). Nell'ambito 5 ricadono i fabbricati di via Umbria e nell'ambito 4 ricadono i fabbricati di Via Romagna. Gli ambiti 1,2, 3 e 6 sono di competenza del Comune di Campobasso.
L'ambito 1 prevede la realizzazione di un nuovo immobile adibito a centro sociale polifunzionale nell'area adiacente alla sede dei Vigili Urbani in via Marche e la ristrutturazione di un immobile di proprietà comunale sito in Via Marche da destinare a residenza protetta per anziani. L'ambito 3 prevede la costruzione di un complesso residenziale costituito da n. 20 alloggi unifamiliari flessibili come edilizia sovvenzionata. L'ambito 6 prevede la realizzazione di percorsi protetti e punti di sosta.
E oggi? Dopo aver provveduto alla separazione della contabilità, Comune e IACP dovrebbero bandire nuove garee di appalto. Lo IACP ha già provveduto nel 2014, e si spera che nell'estate i lavori riprendano, mentre il Comune è alle prese con il nuovo bando di gara.